Counter, tabelle e varie


Iniziative a cui partecipo!

Buoni propositi per il 2012

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Gattini in vacanza


Picchele e Ping, Pong e Pang

Picchele e Ping, Pong e Pang

Una delle esperienze che mi sono piaciute di più durante le mie ultime vacanze è stata quella di conoscere una famigliola di gatti che si è venuta a stabilire nella casa in cui stavamo. Tutto cominciò con la visita di questo gattino nero, magrissimo e anche un pò bruttarello. Subito il mio animo gattaro mi ha costretto a occuparmi di lui, poi guardandolo meglio ho capito: era una femminella! Così le ho dato il nome di Picchele. Veniva quasi ogni giorno in cerca di cibo, il che era strabiliante per una gattina così piccola. Osservandola poi mi resi conto che aveva qualcosa di strano ai capezzoli: erano gonfi, quasi tumefatti. Dopo diversi giorni il mistero venne svelato: Picchele una mattina si presentò con tre micini minuscoli, neri come lei. Picchele era una mammina! Chiamammo i piccolini Ping, Pong e Pang. Erano vivacissimi, delle piccole saette nere che correvano, saltavano e si facevano agguati l’uno all’altro…e come soffiavano appena qualcuno si avvicinava! All’inizio i piccoli raggiungevano la mamma solo la sera, poi Picchele cominciò a fidarsi sempre di più finchè decise di stabilirsi in pianta stabile in casa. Di giorno andava e veniva e nascondeva i piccoli su un muretto dietro a una fratta, la sera li nascondeva dietro l’albero e li chiamava quando era pronta la cena. Dalle mie osservazioni ho potuto dedurre che Pang era il più cicciottello e sicuro di sè, Ping il più cucciolone, sempre attaccato alla mamma (con la cui coda giocava spesso) e Pong quello più timidino, lasciato sempre un pò in disparte sia dai fratellini che dalla mamma. Ovviamente il mio preferito! Contemporaneamente veniva a farci visita anche un altro gattino. Me lo ritrovai una mattina praticamente tra i piedi: un gattino grigio dal musetto simpaticissimo che chiamai Gandalf (il grigio). Non veniva tutti i giorni e spesso dovevo mettere da parte per lui qualcosa, altrimenti se lo mangiava tutto Picchele. In qualche modo occuparmi di questi gattini mi ha fatto sentire meno la nostalgia di Oliver…il problema è che ora mi mancano loro…! 

Gandalf sempre in mezzo ai piedi!

Gandalf sempre in mezzo ai piedi!

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JobOk Magazine


10645057_1692517644306594_3032175328300644631_nFinalmente dopo mesi di duro lavoro, lacrime, sangue e tanto divertimento è uscito il primo numero di JobOk Magazine, la rivista collegata al social JobOk! JobOk è il primo social network dedicato agli artisti e che dà loro la possibilità di dare visibilità al proprio lavoro attraverso video, blog, foto e permette anche la possibilità di creare collaborazioni artistiche tra i vari utenti. Un progetto a cui collaboro e a cui credo molto grazie anche alla propositività del suo creatore Federico Massa. La rivista è un ampliamento del concetto su cui si basa l’intero progetto JobOk, ovvero dare visibilità agli artisti e parlare di arte in maniera fresca e non intelletualoide. Questo è il link per scaricare la rivista in formato pdf per chi volesse leggerla. Il magazine avrà una cadenza di tipo bimestrale e ha un sito attraverso cui condividere idee, articoli e commenti.

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Si ritorna in pista!


Questo è il motivo per cui per quasi una settimana sono stata in silenzio stampa (semmai qualcuno se ne fosse accorto!). Erano quasi due anni che non scrivevo più niente di narrativo. Si articoli, riviste, sceneggiature. Scrivo e scrivevo un sacco! Ma non riuscivo più a scrivere “per me!” Inteso per il mio unico e solo divertimento personale. Anche avere lasciato perdere il fandom è stata una delle cause. E devo dire che mi manca molto. Almeno fino a due anni fa c’erano un sacco di iniziative, fest, challenge, community…E dovrò riguardare Star Trek Voyager se voglio finire la Damn Big Table! Ma un altro dei motivi per cui non scrievevo più era anche che il mio archivio era stato hackerato e spammato a morte e non era più accessibile. Il pensiero di dover ricostruire il tutto e riuppare tutte le storie (che sono più di un centinaio tra fic e originali) me l’aveva proprio fatta pijà a male come si dice qui. Fino a che qualche settimana fa in preda a una sorta di impulso irresistibile non mi sono obbligata a rifare tutto. E soprattutto grazie a diverse dritte ho riportato tutto l’archivio qui su wordpress. Come vedrete ho cercato di essere tanto tanto chiara e di facilitare in tutti i modi la lettura delle storie! Va bene bando alle ciance: ecco il fantastico link!

Alla fine dell’Arcobaleno!

Mi piacerebbe se ci deste un’occhiata e mi diceste come vi sembra. E naturalmente se vorrete commentare e condividere sentitevi liberi di farlo! 😉

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La tenerezza


Sembriamo io e Oliver!

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Piacevoli momenti A2


unnamedScheda tecnica:
nome: A2
autori: Aro Wana/Nellie/ Azurextwilight
download: lemmasoft
Windows
Mac
Lin

Ecco la mia prima recensione di un otome game. E direi che oggi è la data ideale! A2 è basato sulle incomprensioni e su come queste si possano risolvere attraverso un linguaggio comune, in questo caso la musica. I due protagonisti principali sono Sona Song una rocker ribelle e testarda che si trova a dover gestire un’orchestra e Hao, il nuovo maestro anch’egli testardo e perfezionista. Inutile dire che tra i due ci saranno scintille! Una difficoltà in più è che Hao è cinese e non parla una parola d’inglese e Sona naturalmente non parla il cinese.a2sona

Ma attraverso il linguaggio della musica i due riusciranno piano piano a comprendersi. E questa secondo me è stata l’idea geniale delle autrici che fanno esprimere i protagonisti con la lingua della teoria musicale che è l’italiano! Mi sono sentita ancora più coinvolta e in qualche modo irragionevolmente fiera. Mi ha anche dato uno spunto di riflessione sul valore dei linguaggi universali. Attraverso la musica io che sono italiana sono riuscita a comprendere un gioco scritto in inglese con personaggi che parlano cinese. Allo stesso modo le autrici per scrivere la storia si sono dovute impegnare ad imparare non solo la teoria ma anche la terminologia musicale. Io lo trovo semplicemente fantastico.tumblr_inline_mq3dcwZqMO1qz4rgp

Il gameplay è piuttosto semplice, tipico delle visual novel quindi a seconda della scelta fatta si sblocca uno scenario piuttosto che un altro. Ci sono 3 finali sbloccabili a seconda delle scelte fatte in gioco: romantico, amichevole e uno definito ???? che non voglio anticipare in nessun modo! Sono previsti anche alcuni extra molto carini al raggiungimento del 100% del gameplay.

screenshot0076Nonostante il plot rientri abbastanza nei clichè del genere romantico, ho trovato questo otome ben scritto, i personaggi sono ben caratterizzati con dei background molto interessanti. Ho adorato la dinamica tra Sona e Hao. D’altra parte ho un debole per tutte quelle coppie un pò frizzanti alla Beatrice e Benedetto! Ma ci sono anche dei momenti piuttosto toccanti (si va bene ho pianto!).

a2haoL’originalità di A2 secondo me sta tutta nell’ambientazione musicale ripresa anche nel tema grafico. Azzeccatissimo chiamare i capitoli con i nomi delle varie scansioni delle partiture. Dolcissimi sono i doodles che accompagnano la narrazione. Menzione speciale per le musiche che sono un mix di brani classici e moderni, tra cui una canzone originale davvero molto bella di Gerald Ko che si adatta benissimo al racconto.

In definitiva con A2 mi sono divertita e commossa e ho trascorso dei momenti molto piacevoli!

 

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18 minuti di gatteria


Non si può resistere!

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Sleepy Hollow


sleepy-hollow---stagione-1_cover-2Titolo: Sleepy Hollow
Genere: fantasy, soprannaturale, horror
Stagioni: 1 (13 episodi), confermata una seconda stagione
Rete televisiva: Fox
Trama: Ichabod Crane, morto in combattimento con il misterioso “Cavaliere” circa 250 anni prima degli avvenimenti presenti, si risveglia in una grotta in pieno ventunesimo secolo, nella Sleepy Hollow del presente, in un mondo totalmente diverso da quello che ricordava. Poco dopo scopre che anche il Cavaliere senza Testa si è risvegliato ed è in cerca della sua testa. Ad aiutarlo nel tentativo di fermare il Cavaliere, che si rivela essere uno dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse, è la giovane detective Abbie Mills.
Da Wikipedia

Sto seguendo da poco questa serie  e devo ammettere che non mi dispiace affatto. Avevo già visto il film di Burton Il mistero di Sleepy Hollow ovviamente e mi era piaciuto. La serie sembra essere leggermente più aderente alla novella di Washington Irving (che peraltro era molto più sarcastica che gotica) ma ne trasferisce in qualche modo le vicende nella moderna Sleepy Hollow.

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Un’operazione che sembra per altro abbastanza di moda negli ultimi tempi vedi Sherlock e Whitechapel. Ciò che mi piace di Sleepy Hollow e’ che sia un urban fantasy atipico: ovvero ci sono elementi soprannaturali calati nella contemporaneità ma non ho visto nemmeno un adolescente in giro né tanto meno vampiri o lupi mannari. Un urban fantasy adulto, quindi, tanto per cambiare. E direi anche meno male! Mi affascina molto la vicenda originale da cui traggono spunto gli sceneggiatori ossia una guerra di indipendenza americana contaminata da elementi fantastici. Mi piace anche come il tutto sia stato riportato all’epoca moderna. Anzi la storia dipanandosi da eventi del passato (resi da flashback molto evocativi) sembra intrecciarsi col presente sempre di più. E’ una storia piena di misteri oscuri che vede per esempio la Massoneria (che ha avuto un ruolo veramente molto importante e storicamente provato nella storia americana) stare dalla parte dei buoni. Qui in Europa e in Italia in particolare è abbastanza inconsueto vederla in questa veste.

72268Parlando di personaggi Ichabod Crane, il protagonista, a parte una fisicità molto interessante (vabbè diciamolo Tom Mison è davvero molto carino!) è un personaggio comunque affascinante. A partire dal suo spaesamento nell’essersi trovato in un modo totalmente irriconoscibile e alieno a quello che ha sempre conosciuto e ciò porta anche a momenti molto divertenti in cui Ichabod è adorabile. Il suo modo di fare e di parlare sono antiquati ma sono anche parte del suo fascino. E’ un uomo profondamente solo e anche molto orgoglioso e spesso di malumore. Nei flashback appare come coraggioso e tenace. Un uomo che crede veramente nella causa che si è scelto. Mi è sembra invece un po’ stupidotto quando si trova con la moglie, Katrina, che sembra essere molto più sveglia e consapevole delle cose di lui. E si scoprirà il perché.

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Tutti i momenti che riguardano il perduto amore Katrina sono tra i più romantici e  amari di tutta la serie.Abbie Mills è la controparte moderna di Inchabod. Sempre molto realistica è un tenente di polizia tosto che non si lascia sopraffare dalle situazioni, anzi. Eppure, nonostante sia una donna solida e concreta crede in ciò che le racconta Ichabod e la sua missione sarà quella di aiutarlo. Anche lei ha avuto nel passato delle esperienze “sovrannaturali” e forse anche questo la porta a credere ad Ichabod. Credo che sia anche un po’ innamorata di lui. Ma secondo me come coppia non sono assortiti così bene. Anche perché lui è ancora innamorato della moglie.

157903.184x240E finchè non si risolve la situazione di Katrina difficilmente penserà ad altre donne. Personaggi ricorrenti sono Frank Irving, il capo di Abbie e Jennie Mills, la sorella. Jenny secondo me è uno dei personaggi più riusciti. O almeno è uno dei miei preferiti. Al contrario di Abbie, Jenny è sempre rimasta affascinata dall’occulto e dai misteri, tanto che è stata anche ricoverata in un istituto psichiatrico. Ovviamente quando ha la possibilità di aiutare Ichabod non se lo farà ripetere due volte. Parlando di shipping* effettivamente io vedo invece molto bene Jenny e Frank. Tra loro c’è una dinamica e una tension che fa ben sperare in quel senso. Man mano che si chiarisce, la vicenda del Cavaliere senza Testa appare sempre più interessante e bellissima è la fisicità dell’attore che interpreta il Cavaliere bravissimo a usare il linguaggio del corpo. sleepy-hollow-episodio-7-cavaliere-intrappolato

Fin’ora le puntate che ho visto hanno oscillato abbastanza fra due registri, uno più comico e l’altro pieno di tensione e la cosa in verità mi ha abbastanza spiazzato (per non dire disturbato). Le ultime puntate invece sono riuscite a mantenere l’attenzione molto alta. Visto che ho letto sul sito di Fox che è stata confermata una seconda stagione credo che la vicenda di Ichabod non terminerà con la prima. Spero che non la tirino troppo per le lunghe o che il telefilm si trasformi nel “solito” investigativo del mistero con la solita UST** infinita tra i protagonisti. Io voglio vedere come va a finire!

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*ovvero della pratica dei fan(girl?) di creare coppie tra i protagonisti di film, telefilm, libri e altro.

** ovvero Unrisolved Sexual Tension ossia il motore che fa andare avanti serie come X Files, Star Trek Voyager, NCIS, Castle, Bones…credo che il concetto sia chiaro!

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Oliver: il gatto-lavoratore


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Controllo qualità

Oliver è uno di quelli che si possono chiamare gatti-lavoratori. Quando non passa il suo tempo a dormire (solo quelle 16/17 ore di minimo sindacale) Oliver sente la pressante necessità di svolgere qualsiasi lavoro di pubblica utilità. La sua occupazione primaria è quella di maggiordomo: accoglie i visitatori (annusandoli se è il caso), li accompagna, riscalda le loro giacche sedendocisi sopra se per caso le hanno sbadatamente lasciate su un letto o poltrona incustoditi. Anche se qualcuno deve andare in bagno sarà premura di Oliver accompagnarlo e aspettare educatamente fuori della porta. Si, a volte gli incidenti possono capitare tipo quando qualcuno uscendo dal bagno inciampa sopra il gatto, ma che colpa ne ha Oliver se gli umani sono così sbadati da non ricordare che lui è a tre centimetri esatti dalla porta? A proposito di entrate e uscite Oliver si è anche dato il compito di Guardia di Porta: si posiziona davanti alla porta di casa e lì attende, credo che aspetti il Mastro di Chiavi.

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Il Guardia di Porta

Quando poi ha un momento libero Oliver è anche custode dei panni appena stirati nonché dei vestiti appena piegati. Oliver ha preso con molto impegno questo compito, tanto che sarà matematico che di tutti i posti disponibili per sedersi Oliver si troverà accanto a un mucchietto di panni. Se qualcuno di essi è nero, ci si sdraierà direttamente sopra. Ma gli impegni del povero gatto non finiscono col calar della sera, giammai! Oliver ha anche un animo da piccolo scrivano fiorentino, per cui quando è notte fonda (tra le 3:00 e le 5:00) suo compito preciso è quello di scavare tra le carte sulla scrivania. Dice che sta archiviando. Invano gli abbiamo fatto presente che grazie, ma non è necessario. Piccato il gatto ci ha risposto che archiviare è un suo preciso dovere. Abbiamo parzialmente trovato una soluzione a questo suo eccesso da vero e proprio workhaolic sgombrando di ogni più piccolo pezzo di carta la scrivania. Sicchè lui ha preso l’abitudine di buttare a terra qualsiasi cosa trovi a portata di zampa. Alle 6:00 della mattina poi è comunque suo dovere urlare per darci la sveglia. In questo Oliver deve avere un retaggio da rappresentante delle forze armate, senza dubbio. E dopo tutta questa attività notturna qualcuno si stupisce ancora di trovarlo addormentato la mattina?

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Un po’ di meritato riposo

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Come non perdere una buona occasione


***ATTENZIONE SPOILER!!!!***

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Ammetto di essere andata a vedere questo Capitan Harlock con molta curiosità e un po’ di trepidazione. Capitan Harlock e’ sempre stato un feticcio per noi trentenni nostalgici e vagamente nerd. All’epoca in cui uscì in Italia, nep ‘79 ero troppo piccola (praticamente ero appena nata!) quindi ammetto anche che non lo ricordavo benissimo in effetti solo la sigla e qualche fotogramma sparso. Però Galaxy Express 999 lo ricordo benissimo! Insomma com’e’ il film? Come da titolo: un’occasione sprecata. La trama ha delle voragini niente male, infarcita di retorica pseudolibertaria e mistica del ritorno alle origini barra ricominciare tutto da capo raffazzonata e mal narrata. Tutto il discorso sul fatto che ogni attimo ripetuto nel tempo è eterno e bla bla bla, a me non ha colpito più di tanto: sarò diventata troppo cinica io, forse, ma quando uno dei consiglieri ha esclamato: “Ma che sciocchezze va dicendo?” mi sarei alzata ad applaudire! Harlock avrebbe potuto davvero essere un gran bel personaggio maledetto divorato dal senso di colpa, ma l’operazione non e’ riuscita. Tra l’altro credo che per contratto dovesse far svolazzare quel cacchio di mantello almeno due scene su tre! Si vede che agli animatori e’ piaciuto l’effetto!

Non fare quella faccia Capitano: sei sempre tu il più figo!

Non fare quella faccia Capitano: sei sempre tu il più figo!

Ancora sulla trama l’ho trovata un po’ troppo Yama-centrica inframmezzata da scorci che facevano troppo drama giapponese. Il passato tragggico del protagonista, la faida tra fratelli, la tizia che ha scelto uno ma ama l’altro. Tutto abbastanza già visto e sentito, ma non sarebbe stato neanche un male se fosse stato trattato in maniera adeguata. Oh e l’immancabile spiegone a tre quarti del film! Capitolo a parte per i combattimenti tra le navi spaziali: alcuni non avevano proprio senso. Si vedeva che erano scene messe lì più per fare spettacolo che altro. Tanto che a un certo punto ho pensato: “ok, ho visto troppi star trek!”. E le tecnobabble? Intere scene infarcite di supercazzole che se hai un minimo di pseudoconoscenza di un minimo di terminologia fantascientifica le sgami subito. Poi che significa: “Date inizio alla strategia!” E i dialoghi. Retorici nel migliore dei casi oppure troppo semplicistici o ancora completamente sbagliati nel tono e a volte una vera e propria sofferenza. Per non parlare della traduzione: un doppiaggio che è stato una macelleria. Poi il fastidio per alcuni termini lasciati in inglese e altri tradotti; tipo la guerra del Come Home, ma quanto suona male? La darkmatter? Però magari son cose che hanno dato fastidio solo a me. I personaggi avrebbero meritato molta più profondità. Non che non si sia provato eh.

Poi dice che una si dà all'alcol!

Poi dice che una si dà all’alcol!

L’aliena nibelunga avrebbe potuto essere un personaggio molto figo, con tutta la solitudine che si accompagna all’ultimo della propria razza, la fedeltà all’Arcadia che ormai è la sua unica ragione di vita e anche il suo rapporto col Capitano (la fangirl che è in me stava già cercando hint per shipparli per dire). Di Yama ho già detto. Yuki non si capisce chi è, da dove viene, non ha un minimo di introspezione ma è l’unica che ha goduto di un adeguato fanservice. L’unico personaggio che mi è piaciuto veramente per come è stato reso è Yattaran. Certo anche lui ha lo spessore di cartoncino ma se non altro è un cartoncino ondulato. Tra l’altro un paio di occhiate che scambia con Yuki e una certa scena finale hanno destato la mia attenzione di shipper. Si lo so, ormai sono stata totalmente traviata! Mi si potrebbe accusare che forse mi aspettavo troppo da un film di animazione ma prima di tutto dalla Toei mi aspetto come minimo il meglio. Se una casa di produzione crea un hype così alto come è stato fatto per Capitan Harlock è naturale che lo spettatore si aspetti un gran bel film. E poi è Capitan Harlock, uno dei capisaldi della cultura nerdica e non solo di un’intera generazione, non puoi trattarlo come un anime qualsiasi.

Si, il fiore dovrebbe essere il simbolo della rinascita...peccato che l'Arcadia ne distrugga la metà!

Si, il fiore dovrebbe essere il simbolo della rinascita…peccato che l’Arcadia ne distrugga la metà!

Dice: ma insomma sto film è proprio tutto da buttare? In effetti no. Ci sono alcune cose che mi sono piaciute. Visivamente è stupendo e sono sempre più convinta che ora come ora il 3D abbia veramente un senso nei film di animazione. Credo che in 2D perda molto del suo fascino. E già così insomma non è tantissimo!

Voleva essere una versione molto più drammatica e cupa dell’originale ma si è rivelata essere sconclusionata e scialba. Tra l’altro si prendevano troppo tutti sul serio. Non mi ha emozionato più di tanto anche perché entrato e uscivo dalla sospensione (dell’incredulità) di continuo.

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